Parte della copertina del primo album dei Blonde on Blonde |
Si tratta di una birra chiara ad alta fermentazione, sulla quale abbiamo sperimentato due ceppi di lievito diversi.
Dopo aver suddiviso il mosto su due fermentatori, abbiamo inoculato in un un lievito tipico delle birre di frumento. Sull'altro invece un lievito più neutro con l'apporto di una luppolatura a freddo (dry hopping).
I malti utilizzati sono esclusivamente chiari sia di orzo che di frumento (circa il 10%).
La luppolatura è per lo più di varietà americana, mentre per la luppolatura a freddo è stata impiegata la migliore selezione del luppolo PNZ 2012.
E' curioso notare come la sostituzione del lievito abbia dato vita a due risultati completamente diversi, questo va ad avvalorare ancor più il detto "il birraio fa il mosto, il lievito fa la birra".
In entrambi i casi comunque si tratta di birre semplici, adatte ad una bevuta disimpegnata e generosa.
Nel caso della Weizen la schiuma è ben presente ma non esagerata, una frizzantezza delicata accarezza il palato senza aggredire. Al naso i sentori speziati sono ben evidenti ed emerge anche una certa rusticità probabilmente dovuta dal frumento.
In bocca ritorna la speziatura che termina in un fruttato sempre dovuto dall'impiego del particolare lievito.
Nel caso della Pale ale invece la schiuma è scarsa. L'opinione che ci siamo fatti è che l'aggiunta di zucchero per la rifermentazione sia stata assorbita per lo più dal luppolo ancora presente nel fermentatore.
Al naso il profumo di luppolo è ben presente senza invadere, i fiori e la frutta gialla dominano il bouquet.
La carbonazione insufficiente non riesce a pulire bene la bocca, soprattutto se si accompagna la bevuta con del formaggio o degli antipasti semplici.
La birra è stata imbottigliata il 28 Gennaio 2013, ha un tenore alcolico di circa 5%.
L'amaro è medio, circa 30 unità.
Se l'avete assaggiata e avete qualche suggerimento per migliorarla, ve ne saremmo molto grati se ce lo segnalaste con un commento.
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