Pnz Brewers oramai è diventato un blog "una tantum". Per tenere alta
Andrea Turco |
Come nasce la tua passione per la birra artigianale e l'idea di cronache di birra?
La mia passione per la birra artigianale nasce molto prima del blog e in una maniera molto semplice: un giorno (tanti anni fa) mio fratello mi consigliò di visitare un pub romano, perché proponeva "birra buona". Al tempo quel concetto era a dir poco sconosciuto, quindi mi avvicinai incuriosito. Il primo assaggio fu una rivelazione e l'inizio di un lungo viaggio personale, dal quale non sono più tornato indietro. Per la cronaca il pub in questione era il celeberrimo Ma che siete venuti a fà di Roma. L'idea di Cronache di Birra nasce invece diverso tempo dopo. Il mio lavoro (consulente informatico) mi ha sempre spinto a documentarmi su blog di settore, al punto che un giorno pensai: "Quanto mi piacerebbe leggere qualcosa del genere sulla birra artigianale!". All'epoca non c'era niente di simile e allora decisi di provarci in prima persona, con l'idea di curare un blog aggiornato quotidianamente. Evidentemente in molti avrebbero voluto consultare uno strumento del genere, se è vero che Cronache di Birra ottenne in brevissimo tempo un grande riscontro di pubblico. Cosa ne pensi della propensione al marketing dei microbirrifici italiani. È un argomento solo "da grandi" o noti qualche strategia anche tra i più piccoli? (Questa domanda nasce dal fatto che noto una certa ritrosia ad esempio nel rispondere all'intervista. Mentre un birrificio come Baladin ha dato subito massima disponibilità. È il mio blog poco attraente? sono i microbirrifici poco strutturati per intessere relazioni con il pubblico? o ritieni che sia semplicemente un caso?) Rispetto a qualche anno fa c'è una maggiore propensione al marketing, ma parliamo di iniziative di piccolo spessore che non possono certo competere con l'industria. Chiaramente alla base c'è una diversa potenza economica, che in ambiti del genere è un fattore davvero troppo importante. Diversa è la poca propensione o trascuratezza di tanti produttori artigianali, che ritengono non importante curare taluni aspetti. Purtroppo è una costante anche dopo anni di sviluppo del movimento, ma anche qui qualcosa sta cambiando. Birra industriale vs artigianale. Pensi ci sarà un intensificarsi di campagne dei colossi del settore contro l'ascesa dei microbirrifici italiani? Più che campagna contro l'ascesa, credo che si intensificheranno i tentativi di cavalcare l'ascesa, appropriandosi dei valori della birra di qualità. Un disciplinare o una definizione di birra artigianale potrebbe salvaguardare il nostro mondo, ma siamo prima di tutto noi appassionati che dobbiamo fare giusta comunicazione e smascherare questi imbarazzanti tentativi dell'industria di camuffare la sua natura. La birra artigianale italiana è ormai maggiorenne. Cosa manca, se manca ancora qualcosa, per la completa emancipazione?
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C'è un'eterna questione in atto: la birra agricola. Cronache di birra si è espressa più volte. Ricordi anche ai nostri lettori il tuo punto di vista.
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Per chiudere una domanda più "filosofica". Cosa lega, in maniera così forte, l'uomo alla nostra amata bevanda? È stato motivo di numerose scoperte tecnologiche, ci sono persone che dedicano gran parte della loro esistenza all'approfondimento dei metodi di degustazione, altri che cercano ingredienti in ogni angolo di mondo. Possiamo ridurre il tutto ad una ricerca dell'ebbrezza o c'è qualcosa di più che lega in maniera indossolubile la birra con la specie umana?
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Ringraziamo Andrea Turco per la disponibilità che ci ha accordato. Inutile aggiungere che siamo onorati per aver ospitato nel nostro spazio il "faro" della comunicazione della birra artigianale italiana. Grazie Andrea!
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